HIKIKOMORI e Metafora del Porcospino.
di Ludovica Masella e Dino Masella

Il dilemma del porcospino è lo stesso degli esseri umani nei rapporti interpersonali, ovvero trovare la giusta distanza.
In Giappone si è osservato il fenomeno dell’“Hikikomori” che significa stare in disparte, isolarsi, forse come ribellione alla cultura dell’ultra competizione, dell’arrivare primi ad ogni costo di farcela ad ogni costo e ha riguardato circa un milione di giovani (prevalentemente maschi 90%) tra i 17 e i 30 anni (in Italia sembra che siano circa 100000). Il fenomeno porta ad un graduale ritiro sociale (scuola-lavoro-sport) con allontanamento progressivo dalla vita reale e fuga nella realtà virtuale. L’estrazione sociale è medio-alta (SaitoTamaki, 1998) e si tratta di individui intelligenti, sensibili,soli, con screzi narcisistici e di autocompiacimento. È stata attribuita la causa del disagio all’assenza della figura paterna, al contesto sociale e familiare conforte interdipendenza madre-figlio. La madre di un Hikikomori non interferisce con l’operato del figlio, non lo ostacola, non si rende conto della grave patologia sociale in cui sono entrambi immersi, in attesa che cambi. L’Hikikomori, andrebbe decontestualizzato, lontano dalla casa di origine (magari in una comunità in cui sono presenti altri Hikikomori) e lasciato interagire autonomamente.
L’ABITO FA IL MONACO?
di Annalisa Laudando
